Bias cognitivi: un limite invisibile alla Parità di Genere

Come condizionano carriere e opportunità e cosa fare per costruire ambienti di lavoro inclusivi

Nel mondo del lavoro, la Parità di Genere rappresenta un obiettivo ambizioso, per raggiungerla è necessario affrontare degli ostacoli spesso invisibili: i bias cognitivi. Questi pregiudizi inconsci influenzano percezioni e decisioni, limitando spesso la carriera di donne e minoranze. Comprendere e contrastare questi stereotipi è essenziale per costruire ambienti professionali equi, diversificati e inclusivi.

Cosa sono i bias cognitivi?

I bias cognitivi sono errori di giudizio derivanti da preconcetti inconsapevoli che alterano la percezione della realtà. I pregiudizi di genere influenzano, ad esempio, le decisioni già in giovane età, determinando scelte di studio e di carriera. 

Il Rapporto ISTAT 10/2023 evidenzia che solo una laureata su sei ha seguito un percorso STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), percepito come un ambito prevalentemente “maschile”. Questo dato mostra dunque come gli stereotipi, non solo limitano le scelte individuali, ma alimentano il divario di genere in settori cruciali.

Bias cognitivi nel lavoro degli HR

Nel contesto delle risorse umane, i bias cognitivi rappresentano un rischio significativo in ogni fase del percorso professionale. Vediamo in quali momenti queste distorsioni possono influire negativamente:

    • valutazione delle prestazioni: I manager potrebbero avere difficoltà a giudicare obiettivamente le performance di collaboratori che presentano connotazioni diverse dalle loro. Il contrast effect, confronto con un altro lavoratore, e il gender bias, pregiudizio di genere, rendono le valutazioni distorte, riducendo le opportunità di crescita per dipendenti talentuosi.
    • selezione del personale: Durante i colloqui, i recruiter potrebbero inconsciamente favorire candidati che condividono con loro caratteristiche personali, come categorie sociali, background culturale o interessi affini. Questo fenomeno, noto come similarity bias, può limitare la diversità nel team e impedire l’ingresso di talenti che potrebbero portare nuovi punti di vista.
    • promozioni e avanzamenti di carriera: La meritocrazia può essere compromessa nei processi di promozione a causa dei confirmation bias. Questi pregiudizi portano i manager a muoversi entro un ambito delimitato dalle convinzioni acquisite e promuovere collaboratori che confermano le loro aspettative preesistenti. Ciò crea un ciclo di perpetua mancanza di diversità ai vertici aziendali.

inclusione

I vantaggi di ridurre i bias cognitivi

Limitare i bias cognitivi migliora la qualità delle decisioni aziendali. Aziende con un team diversificato sono più innovative e in grado di rispondere meglio alle esigenze di un mercato globale. Inoltre, l’impegno verso un ambiente inclusivo attrae anche persone talentuose e migliora la reputazione aziendale.

Le strategie di Risorse contro i bias cognitivi

Per combattere i bias e promuovere l’equità, noi di Risorse abbiamo adottato misure concrete. Ecco le principali iniziative implementate:

    • Formazione sui pregiudizi inconsci
      Sessioni di training per sensibilizzare il personale sui bias e promuovere approcci oggettivi durante i colloqui.
    • Processo di selezione standardizzato
      La condivisione di criteri chiari con tutto il team HR e l’utilizzo di interviste strutturate con parametri definiti riducono l’influenza di preferenze soggettive, garantendo valutazioni imparziali.
    • Promozione della diversità e inclusione
      Risorse favorisce una cultura aperta alla diversità, promuovendo team eterogenei che valorizzano prospettive diverse e riducono i pregiudizi di gruppo.
    • Monitoraggio dei dati per identificare le disuguaglianze
      L’analisi dei dati di assunzione e promozione permette di individuare e correggere eventuali differenze, fornendo una base oggettiva per apportare modifiche e miglioramenti.
    • Feedback e valutazioni trasparenti
      Risorse ha introdotto un sistema di feedback a 360° che aumenta la responsabilità personale e riduce gli stereotipi, creando basi più eque per la valutazione delle performance.

Da pochi mesi abbiamo definito, inoltre, un programma interno di sensibilizzazione, volto a diffondere consapevolezza e a stimolare la partecipazione attiva su questi temi.

Superare i bias per un ambiente inclusivo

Ridurre i bias cognitivi è complesso, ma fondamentale per un’autentica Parità di Genere. Le risorse umane possono fare la differenza utilizzando pratiche inclusive, costruendo ambienti di lavoro meritocratici e contribuendo alla crescita professionale di donne e minoranze.

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