Creare valore per dare forma al futuro

Come affrontano le aziende le sfide del presente?

Come sarà il mercato del futuro? In che modo evolveranno i lavori? E quali saranno le competenze richieste?

Sono domande a cui è difficile dare una risposta definita poiché tecnologia e professioni progrediscono a ritmo velocissimo. Secondo una ricerca di INAPP, in Italia il 57.3% dei ragazzi tra i 15 e i 28 anni non ha idea del ruolo che ricoprirà in futuro,  considerando che alcuni lavori diventeranno obsoleti, altri ancora non esistono.

Il futuro, per definizione, è incerto, ma è possibile sviluppare un nuovo approccio che ci aiuti ad adattarci alla complessità e all’incertezza, a progredire e a plasmare un mondo in continuo cambiamento. 

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Come fare? Mai sentito parlare di competenze trasformative?

Sono competenze umane, che nessuna tecnologia potrà sostituire, capaci di rispondere a scenari imprevedibili in modo più efficace, comprendendo skills che vanno oltre il bagaglio di competenze formative specifiche di un determinato settore. In questa condizione di continua trasformazione delle competenze e del mondo lavorativo, le aziende ricoprono un ruolo cruciale.

 

Ne abbiamo parlato con professionisti di prestigiose realtà durante la Linkedin Live di apertura di Smart&Hack Pavia 2023, dove hanno partecipato:

  • Carlo Albini, Head of People and Organization for Global Staff and Services di Enel Group
  • Raffaella Temporiti, Europe Chief Human Resources Officer di Accenture
  • Giovanni Mocchi, Vice Presidente di Zucchetti Group
  • Gianluca Grondona, Chief HR, Organization & Systems Officer di Webuild Group

Come avviene il processo trasformativo in azienda,  alla luce delle sfide del presente?

In Webuild questo concetto si sviluppa su un piano di workforce planning che vede la condivisione di competenze a livello globale e l’allocamento delle persone giuste nei luoghi dove è necessario un certo tipo di intervento. Per raggiungere questo risultato in azienda è stata creata una academy che riunisce gli aspetti utili a creare valore per l’organizzazione e per i suoi partners.

Anche per Accenture la trasformazione deve essere intesa come una Total Enterprise Reinvention che riguarda ogni anima dell’organizzazione, la quale cambia e si evolve a un ritmo velocissimo, guidata dalla complessità in cui vive. L’azienda, il cui core business è quello di condividere competenze, sviluppa processi agile e experience omnia connective volti a spronare la crescita aziendale e valoriale.

Zucchetti ha fatto del cambiamento del mondo lavorativo, il suo asse strategico. L’organizzazione, infatti, non solo supporta i nuovi modelli di governance dei partners con tecnologie abilitanti, ma offre ai suoi dipendenti nuovi spazi di lavoro, di incontro e di formazione, per rendere le persone sempre più preparate e motivate.

La trasformazione sociale, quindi, ha comportato l’evoluzione dell’ambito HR, che in Enel Group è stata supportata da uno dei valori fondamentali dell’azienda: l’innovazione

Questo ha reso possibile lo sviluppo e la crescita di comportamenti attesi, strumenti utili e soft skills, capaci di rispondere in modo tempestivo ed efficace ai bisogni del mercato.

La grande differenza rispetto al passato, come ha sottolineato Stefano Denicolai, professore dell’Università di Pavia e presidente l’ITIR – Institute for Transformative Innovation Research, risiede nel guardare la trasformazione sotto un altro punto di vista. Non dobbiamo più considerarla verticalizzata su un determinato aspetto, ma applicarla in senso diffuso, così da abilitare la crescita aziendale in modo condiviso tra più settori, sviluppando processi, experience e soprattutto competenze trasversali utili a dare forma al futuro.

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